mercoledì, settembre 22, 2010

La coca cola

(poesia con cui ho partecipato al Secondo Poetry Slam di Genova, 24 Febbraio 2010)

LA COCA COLA

La ricetta segreta
Della fabbrica di Atlanti
è reggere il mondo sulle mie palle
Come un dio annoiato
Che si crede onnipotente
E quindi stanco
Di vincere sempre

... CRACK!
Fumo la coca,
e la coca cola
nelle mie vene poetiche,
ma solo un po’ etiche
perché mi sento
come un dio annoiato
che si crede onnipotente
al di sopra della morale,
una morale che scoprirò alla fine
perché adesso piscio parole
perché adesso mi sento un campione,
un campione d’urina
e vado all’antidoping
ma non mi beccano perché sono dio
anche se la coca cola
e butto nel cesso la verità
e tiro la catena
di Sant’Antonio
perché preferisco lo spettacolo alla realtà
e la coca cola
nel mio cervello
e penso come dio
piscio parole di onnipotenza
non è latrina, è latrinità
nel nome del padre, del foglio
e dello spirito, tanto
perché la coca cola
in terre di sproloqui
e involontaria omertà
dove il silenzio ha senso
per non parlare solo di ciò che appare
nella valle dell’ecco!
E la coca cola
Anche nel mio cuore
Che batte all’incazzata
Veloce ma cattivo
E vorrei fare il turbo
Perché in amore vince chi rugge
Ma forse al cuore non si domanda
Perché risponde dio

E all’improvviso mi accorgo
che non ci riesco mica
A reggere il mondo.

Io non la so la ricetta segreta
Della fabbrica di Atlanti.
So soltanto che la coca cola.

martedì, settembre 14, 2010

Il mio Principe Azzurro

(prima classificata pari-merito al Primo Poetry Slam di Genova, 27 Gennaio 2010)

IL MIO PRINCIPE AZZURRO


Ma di' soltanto una parola e io sarò salvato


Il mio principe azzurro è una puttana
Ama il prossimo suo agli angoli delle strade
E aspettando il prossimo, gli chiede 30 euro
Perché non sa cosa chiedergli, altrimenti
Dagli soltanto una parola, e lui sarà salvato.

Il mio principe azzurro porta una gonna rosa
E sotto ha le calze a 30 denari, ti ricorda qualcosa?
Mai ti tradirebbe per qualcosa che si può comprare
Anche se quando ha freddo talvolta bestemmia.
Dice soltanto una parola, e lui sarà salvato?

Il mio principe azzurro mi chiama "principessa"
E quando chiede carezze porge l'altra guancia
Lo sfioro senza decidere
Se sono mani di uomo o mani di donna
Vorrei che fossero mani di angelo, ma fremono di passione.
Cambia soltanto una parola, e io sarei salvato.

Il mio principe azzurro mi parla d'amore
Dice che l'amore si deve toccare
Dice che l'amore è fatto di te
E' nel silenzio che lo accolgo,
E' nel silenzio che ti accolgo, signore mio.
Non dire neanche una parola, e forse ti salverai.