A un crimine corrisponde una pena. Più o meno, quasi sempre, talvolta con (non volute) eccezioni. Ma lo schema è questo. Molte volte ci sfugge il senso di questa pena. La giustizia non è un fatto emotivo. Non è una "forma legalizzata di vendetta", quindi è inutile cercare nella pena una sorta di "risarcimento", ad esempio, per la famiglia della vittima di un crimine efferato. Non si tratta di un linciaggio con pietre di gomma. Non ha senso averne sete. E' uno strumento sociale. Per quanto riguarda il fatto emotivo, questo rimane circoscritto nelle nostre coscienze, e io consiglio sempre il perdono, poi ognuno fa come vuole.
Nessun commento:
Posta un commento