Poche, sentite parole. Abitanti dell'anima, spesso visualizzata come un "dentro". Talvolta rimangono sensazioni e non fanno in tempo a cristallizzarsi in parole. Talvolta non vengono sentite e vicino al chiarore del cielo sono trascinate giu' e ancora su in moti convettivi d'oblio, e di ricordo. Talvolta nascono parole, rimangono parole e giocano fra loro fintanto che qualcuno non se ne accorge. Pensieri? Sensazioni? O piu' semplicemente, segnalibri?
lunedì, novembre 12, 2007
Corpus Sanum in Mente Sana?
Cosa fa pensare che la mente "risieda" dentro al corpo? Il fatto che sia impalpabile e rifiutiamo categoricamente di vedere la nostra mente, o le nostre emozioni, sconfinare al di fuori dai ferrei confini delineati dai nostri tratti somatici? Non potrebbe essere che siamo qualcosa di più grande, con insospettabili intersezioni con chi ci circonda e comunemente è visto come "altro da sé"? E addirittura un corpo sano non potrebbe "risiedere" in una particolare zona mentale-emotiva "sana"? Chissà.
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1 commento:
Da un punto di vista squisitamente scientifico le neuroscienze moderne tendono a trattare la mente, ed in particolare la propriocezione e la continuità di coscienza del sè, come un prodotto del cervello materiale, ossia come entità intrinsecamente legata alla natura corporea dell'essere umano.
Fatto curioso, pare che l'esperienza della coscienza non possa prescindere dal provare emozioni (che hanno origine nell'amigdala, ossia la parte "antica" del cervello).
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