martedì, aprile 24, 2012

La Volpe e l'I.V.A.



"Perché anziché 100 codine dovrei pagarne 121? Solo per una bottiglia di questo dolcissimo vino?".
La volpe sommelier, perleccando il suo amaro tassevin, disse che non percepiva il valore aggiunto, e aggiunse che pensandoci bene sentiva chiaramente un retrogusto imposto, beffardo e innaturale. Provò a ritrattare, a contrattare, e non volendo scendere a compromessi con il sistema ripiegò ordinatamente la sua brama su un naturale e atavico desiderio di uva, quella sì veramente all'altezza. Maledetta I.V.A.

lunedì, aprile 16, 2012

La Cicala e la Formina


Su una spiaggia, una cicala fuori luogo cercava di passare una notte struggente che lenisse (o forse acuisse) la sua forte nostalgia dei prati. Vicino a lei giaceva, dimenticata dai giochi distratti del giorno, la formina verde di un cuore. La cicala iniziò a cantare, trovando ispirazione nel colore della formina, e provò a scaldarsi e scaldarle il cuore. Ma la formina ben presto lo interruppe. "Friniscila! La tua voce non è quella del mio bambino, il mio verde non è quello di un prato. E purtroppo per me è tutta una questione di forma". E la cicala comprese, ascoltò la loro distanza siderale, pianse, amò.