giovedì, ottobre 07, 2010

L'orgia delle Fate

(poesia con cui ho partecipato al Quarto Poetry Slam di Genova, 26 Maggio 2010, arrivando secondo)

L'ORGIA DELLE FATE

Come sempre,
Un gesto d’intesa,
è un tacito accordo.

Come sempre,
lascio aperto,
e aspetterete il mio sonno
prima di entrare in camera da letto,
nell’oscurità,
nel silenzio,
come sempre.

Stanotte
Non dovrete neanche spogliarmi
Perché fa caldo
E sono andato a letto nudo,
stanotte.

Strana questa notte,
come sempre.

Come sempre
Non vi sento entrare,
Ma una di voi
Mi sussurra qualcosa all’orecchio,
e non sono parole
ma una sorta di gemito acuto. (...)
E’ come una sfida di fate sognate.
E’ come un canto di sirene scopate.
E infatti apro gli occhi
E non vi scorgo.

Sono immerso in un’orgia ma non posso toccarvi,
non riesco ad interrompere
la vostra danza lieve sul mio corpo,
il vostro incessante succhiare,
il vostro gioco di amore e di morte.

Sì, di amore e di morte,
perché il patto è tremendo, lo sapete anche voi:
Ti riveli ai miei occhi? Vieni uccisa.
Con un gesto rapido, vieni ammazzata.
Alcune di voi rimangono immobili,
tremende icone di tremenda giovinezza,
e altre mi mostrano l’ultimo sangue,
come per restituirlo troppo tardi
a candori di amplessi virginali.

Muori! Oso esclamare
Con le mani ancora macchiate
Di un assassinio concordato,
promettendo che domani, però
la finestra starà chiusa.

Fottute zanzare.

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